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Le gambe che non riposano mai...ossia come non dormire sereni la notte

La sindrome delle gambe senza riposo (RLS, dall’inglese Restless Legs Syndrome) è un disturbo che si presenta come una necessità di muovere le gambe, sopratutto nelle ore serali o notturne.


Colpisce il 5-10% della popolazione più spesso le donne di età compresa fra i 35 e i 50 anni, anche se la malattia colpisce entrambi i sessi e vi è una componente genetica (più casi nella stessa famiglia).


In genere, è un disturbo che colpisce le gambe, ma non è detto che non possa colpire anche gli arti superiori ed è accompagnato da sensazioni spiacevoli come smania, prurito, formicolio e anche dolore, bruciore o gelo.


Muovere le gambe e toccarle è l'unico modo di trovare un momentaneo sollievo, nei casi più gravi il paziente si alza e cammina senza poter rimanere sdraiato..


Chi ne è affetto vede compromessa la qualità e la quantità del sonno. E' Infatti molto frequente avere in questi casi una difficoltà ad addormentarsi o a rimanere addormentato e conseguente stanchezza e sonnolenza durante il giorno. Le normali attività, come lo studio e il lavoro, possono risultare fortemente compromesse.

I criteri diagnostici codificati per la RLS sono i seguenti:


1. Necessità di muovere gli arti, associata o meno a parestesie


2. Miglioramento con il movimento


3. Peggioramento con il riposo


4. Peggioramento nelle ore serali o notturne.


Al momento non si conoscono esattamente le cause di questa sindrome. Oltre alla familiarità, sono state implicate la carenza di ferro e/o un disturbo del metabolismo della dopamina

Altre malattie associate alla Sindrome includono le varici venose, la carenza di folati o di magnesio, le apnee del sonno, l'uremia, il diabete, malattie della tiroide, neuropatie periferiche, malattie extrapiramidali quali il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla malattie autoimmuni come la sindrome di Sjögren, la celiachia e l'artrite reumatoide.


Può peggiorare in gravidanza e in seguito a interventi chirurgici. Alcuni farmaci possono peggiorare una RLS o esserne la causa (ad esempio antistaminici, beta bloccanti, sedativi, antidepressivi, antiemetici) .

Le forme sintomatiche possono essere associate ad altre patologie internistiche o neurologiche. Per questo è importante una valutazione clinica neurologica presso l' ambulatorio del sonno per escludere le forme secondarie (sclerosi multipla, mieliti, malattia di Parkinson, polineuropatie, fibromialgie, sindromi psicogene, acatisia...).


E' possibile effettuare una terapia farmacologica per la RLS per migliorare i sintomi e la qualità del sonno. Importanti anche le norme di igiene del sonno, una attività fisica regolare e moderata, limitazione di sostanze come l'alcool e il tabacco.


Parte di questo articolo è stato realizzato garzie alle chiacchierate continue con i nostri pazienti, a quello ci lamentano, ai loro sintomi e alle soluzioni che fin'ora abbiamo trovato per sollevarli dal dolore e farli finalmente tornare a dormire.


Se anche tu ne soffri, non fare lo struzzo, non mettera la faccia sotto la coperta e provare a chiudere gli occhi. Il problema si risolve affrontandolo con lo specialista! Noi ci siamo. E tu?

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